Vogliamo una vera politica del lavoro

Mercoledì 24 ottobre 2012
Comunicato stampa del Circolo Acli OM-Iveco Fausto Bianchetti
 
“Da almeno due decenni diamo uno spettacolo tra il sacrilego e il farisaico”. E’ un giudizio che Michele Capra dava della politica già negli anni Settanta, ma che resta purtroppo ancora più valido oggi. “Senza dubbio bisogna che finisca e finirà tutta questa lordura dell’avarizia e dell’egoismo umano”. Michele Capra citava queste parole diLeon Bloy aggiungendo che: “Di questa società siamo tutti responsabili, la clas­se politica prima degli altri”.
Il Circolo ACLI dell’OM-IVECO di Brescia, riunito per discutere con preoccupazione le prospettive occupazionali del Gruppo FIAT, non può dimenticare la lezione morale di Capra, fondatore del primo Nucleo Aziendale delle ACLI alla OM, testimone di coerenti battaglie sindacali e politiche, come quella contro i premi antisciopero della FIAT e quelle condotte con Zaccagnini e Moro per il rinnovamento della Democrazia Cristiana.
La crisi economica sta risucchiando nella fascia della povertà un numero sempre più grande di famiglie monoreddito, lavoratori e pensionati. Nella nostra provincia l’incremento della cassa integrazione è del 4,4% (quasi mezzo milione di ore in più rispetto ad aprile-maggio-giugno).
Diminuiscono i lavoratori e crescono i candidati sindaci della città. Ai 15 candidati per il Comune di Brescia chiediamo di mettere al centro il problema delle famiglie e del lavoro, soprattutto per i giovani.
Ancora di più chiediamo che la Regione Lombardia si liberi della politica corrotta che ha umiliato un territorio pieno di potenzialità come il nostro. Dopo tanti anni, siamo ancora qui a parlare di corruzione, di politica e affari, di politica infiltrata dalla 'ndrangheta, di crisi del sistema politico e a amministrativo.
Dobbiamo riflettere e reagire. Oggi si presenta una grande occasione di riscossa civile, c’è la possibilità per i cittadini di farsi sentire e contare. C’è l’opportunità per i partiti di rinnovarsi, di restituire dignità alla rappresentanza politica. I disastri recenti, le macerie morali, istituzionali, amministrative che vediamo davanti a noi devono convincere la politica a fare un salto di qualità.
Noi del Circolo ACLI OM-IVECO vogliamo una politica del lavoro sostenuta dal confronto unitario del sindacato, ma al centro dei programmi dei partiti politici che devono riconvertirsi, fare pulizia e presentare dei candidati al di sopra di ogni sospetto per le prossime elezioni.
Con questa speranza e con questo impegno, noi del Circolo ACLI OM-IVECO speriamo tuttora che il centrosinistra possa avvalersi in Lombardia di figure come quella di Umberto Ambrosoli, figlio di Giorgio ucciso nel 1979 da un sicario della malavita, che sarebbe un bel segnale, chiaro e forte, contro il voto di scambio e per la legalità.
Umberto Ambrosoli ha detto: “Questa nuova Tangentopoli offre ai cittadini l'occasione di una riscossa civile e ai partiti la possibilità di cambiare in profondità”. Ci aiuti a farlo.

 

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