"IL VERBO SI FECE CARNE
E VENNE AD ABITARE IN MEZZO A NOI
"

(Gv 1,14)
Ascolta la nostra lettera di auguri per te
durata 4:00
Ancora una volta è Natale: la città si è vestita a festa, le luci scintillano nelle strade e nelle nostre case, tra presepi e alberi. I negozi ci accolgono con musiche e offerte speciali, i cinema e i teatri ci propongono spettacoli di intrattenimento spensierato, la comunità cristiana si riunisce per celebrare una festa densa di significati, di valori, di bellezza.

Anche noi, tra pacchetti regalo e ricette per pranzi e cenoni, ci stiamo preparando a festeggiare la famiglia, gli affetti, le relazioni.
Ci stiamo per mettere a tavola e stiamo per alzare i calici per brindare a… già, a che cosa? A che cosa brindiamo nella nostra comoda, calda, ovattata quotidianità, quando in Terrasanta la morte dilaga, così come in Ucraina e in tanti altri Paesi, punti del mondo di cui non conosciamo nemmeno la posizione? A che cosa brindiamo quando la nostra tavola imbandita rimanda all’ingiustizia di chi non ha nemmeno una tavola dove mangiare un tozzo di pane? Brindiamo alla nascita di nostro Signore Gesù Cristo, che se fosse nato oggi non l'avremmo neanche visto perché disperso nel Mar Mediterraneo? Brindiamo alle nostre famiglie, dimentichi delle famiglie di Kiev, di Donetsk, di Gaza, di Betlemme?

Sì, brindiamo, perchè anche se di fronte alle guerre ci sentiamo impotenti, non possiamo stare fermi, non possiamo non prenderci per mano per costruire un mondo di pace a partire dalle nostre relazioni.
Sì, brindiamo, perché nel Natale, il mistero dell’Incarnazione è la relazione più profonda che Dio vive con l’umanità. Ed è una relazione di pace.
Sì, brindiamo, perché Dio l’Onnipotente si manifesta nell’impotenza di un bimbo in fasce, di un essere che non basta nemmeno a sé stesso e per questo diventa il volto di Dio. Dio è così, non si basta. Essendo Amore, ha bisogno di un’umanità da amare. Incarnandosi, Dio sceglie di farsi riconoscere proprio nel limite dell’umano, lui Infinito, dentro la finitezza umana. Questa dinamica di Onnipotenza nell’impotenza, di Infinito nel limite, dice tutto di Dio e dice che l’amore è l’unica strada per trovare la pace, con noi stessi, con le persone più prossime, con l’altro che diventa fratello e sorella.
Sì, brindiamo anche se non riusciamo a fermare le guerre, ad annullare la povertà, ad eliminare le ingiustizie.

Ma possiamo coltivare relazioni di pace, nelle nostre famiglie, nei luoghi di lavoro, di amicizia, di cultura e di formazione. Possiamo cambiare le nostre parole e adottare un linguaggio non armato, possiamo assumere uno stile di vita rispettoso dell’ambiente, possiamo studiare e informarci, possiamo impegnarci nel volontariato e nella politica, possiamo semplicemente porci di fronte alle altre persone con gentilezza, accoglienza, generosità. Umanità.

Questo possiamo fare.

Lo possiamo fare se diamo libero corso alla capacità di amare, che l'Incarnazione di Gesù ha donato ad ogni cuore.

Facciamolo, affinché il senso di impotenza diventi senso di responsabilità, la cura delle relazioni diventi il modo di costruire Pace. L’augurio più bello per questo Natale.

Il Presidente
Il Presidente Acli Provinciali di Brescia APS
X

Cosa stai cercando?