Le Acli provinciali rilanciano l’importanza del Trattato sulla proibizione della armi nucleari (Tpnw), approvato nel luglio di 8 anni fa.
Insieme a tantissime altre realtà pacifiste e nonviolente le Acli bresciane in questi anni hanno promosso la cultura del disarmo, nella convinzione che il Tpnw continui ad essere la migliore speranza che il mondo ha di liberarsi dalla inaccettabile presenza delle armi nucleari.
Data la violenza e l’instabilità del mondo in questo momento, anche da parte di Stati dotati di armi nucleari che commettono atti illegali di aggressione, dobbiamo alzarci in piedi e dire che 80 anni di vita dell’umanità sotto questa minaccia esistenziale sono già troppi: dobbiamo eliminare le armi nucleari prima che siano loro a eliminare noi!
Di seguito l'articolo della rete Pace e disarmo
A otto anni dalla sua approvazione con il voto finale nella seconda sessione di negoziati (7 luglio 2017 – 7 luglio 2025) il Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari TPNW continua ad essere la migliore speranza che il mondo ha di liberarsi dalla inaccettabile presenza delle armi nucleari. Le guerre e le decisioni di riarmo degli ultimi tempi hanno riportato sulla scena le minacce d’uso di questi terribili armamenti, addirittura con ipotesi di abbandono (anche in Europa) delle regole di non proliferazione, oltre che con una continua erosione delle poche norme di disarmo rimaste.
La società civile internazionale (riunita nella campagna ICAN) continuerà a lavorare per estendere gli aderenti (e dunque la portata) di questa pietra miliare del disarmo nucleare internazionale. Rilanciando i motivi per cui è diventato urgente usare strumenti come il TPNW per eliminare dalla storia le armi nucleari:
Le armi nucleari causano danni indiscriminati e persistenti. Lo sappiamo dal massacro di civili a Hiroshima e Nagasaki 80 anni fa, tra cui i 38.000 bambini che morirono a causa della loro maggiore vulnerabilità agli effetti delle armi nucleari
Per l’80° anniversario dei bombardamenti atomici statunitensi, la campagna ICAN ha lanciato un memoriale in onore di tutti quei bambini le cui vite sono state crudelmente stroncate, che si può trovare sul sito childrenspeacememorial.org
L’effetto delle armi nucleari, dall’estrazione dell’uranio fino alla loro detonazione sia in conflitto che nelle oltre 2000 esplosioni cosiddette “di prova”, è complesso, cumulativo e catastrofico. Ecco perché abbiamo bisogno di un nuovo studio scientifico, commissionato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, per aggiornare la comprensione del mondo su ciò che queste armi fanno alle persone e all’ambiente, per non parlare dell’impatto rovinoso che il loro uso avrebbe sull’economia globale.
È stata la comprensione dell’impatto delle armi nucleari sulla salute delle persone e sull’ambiente a portare all’adozione del TPNW, primo trattato internazionale sulle armi nucleari a riconoscere i danni umanitari ed è unico nel suo genere in quanto prevede il sostegno alle vittime dei danni e la riparazione dei danni ambientali.
Gli accordi internazionali hanno bisogno di lavoro e attenzione per essere mantenuti e siamo grati per tutto il sostegno dei Paesi che hanno già firmato e ratificato il TPNW, così come per il supporto di migliaia di singoli legislatori e centinaia di città (anche in Italia sono già 120 i Comuni che hanno aderito all’Appello delle Città!).