Premiati dalle Acli gli scatti tricolore che narrano l'Italia

Mercoledì 6 luglio 2011

Dal quotidiano "Bresciaoggi" del 6 luglio 2011

A Urago - Premiati dalle Acli gli scatti tricolore che narrano l'Italia
Primo premio a Ilaria Facchi: nord e sud in chiave femminile
 

Uno scatto per mostrare dove è arrivato il nostro Paese dopo 150 anni di storia. Il concorso «Espresso fotografico», ideato dalle acli provinciali in collaborazione con il Centro oratori, ha visto la partecipazione di 103 fotografie che hanno immortalato monumenti storici, paesaggi, ma soprattutto momenti di vita quotidiana degli italiani vecchi e nuovi che ogni giorno contribuiscono a rendere l'Italia ciò che è.
I vincitori sono stati proclamati nell'ambito di Fest'acli, che riunisce tutti i circoli bresciani a Urago Mella fino al 10 luglio. A prevalere è stato lo scatto «Tricolore dalla testa ai piedi» realizzato da Ilaria Facchi, che ha immortalato due donne vestite con i colori della bandiera italiana e con due t-shirt con le scritte «Nord» e «Sud», sinonimo di unione tra le due parti d'Italia che qualcuno vorrebbe divise. Al secondo posto Roberto Ricca con la fotografia «Pizza e Kebab», in cui due cittadini immigrati cucinano la specialità del loro Paese d'origine e una margherita, mentre in terza posizione si è piazzato Claudio Pascolin, che in «Tricolore tra i colori» ha immortalato un bambino che gioca con un cubo di Rubik i cui quadrati sono verdi, bianchi e rossi. Una menzione speciale è andata a Alberto Donda e alle sue «Donne di Orgosolo», in cui le abitanti del paesino sardo sembrano richiamare quelle dipinte su un murales alle loro spalle, come un segno di continuità tra passato e presente.
Le premiazioni sono state precedute da un incontro con tre giovani bresciani che operano nel campo dell'arte e della letteratura: lo scrittore Marco Archetti, la curatrice di mostre Ilaria Bignotti e lo storico dell'arte Paolo Bolpagni hanno illustrato il loro punto di vista sulla situazione dell'Italia di oggi. Bignotti, presentando le opere della mostra «L'Italia s'è desta?», ha sottolineato come gli artisti italiani abbiano dato interpretazioni differenti del nostro Paese: quasi tutti hanno giocato sulle contrapposizioni che caratterizzano l'Italia, terra di bellezze mozzafiato e di scandali senza fine. Archetti ha invitato a ripensare alle persone comuni, che sono quelle che davvero hanno fatto la Storia del Bel Paese e a vedere alcuni luoghi (come il Carmine, quartiere in cui è ambientato il suo ultimo romanzo) come laboratori di integrazione, «perché quella è la strada che si deve seguire». Bolpagni ha lamentato la scarsa attenzione all'arte, l'unico settore in cui l'Italia è ancora al primo posto nel mondo.

Manuel Venturi

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