Le Acli provinciali rilanciano l’appello delle Acli nazionali per non uccidere la speranza di una soluzione negoziata del conflitto che dal Medio Oriente si sta allargando a livello globale dopo l’attacco degli Usa all’Iran.
Anche la folle decisione di Trump lede il diritto internazionale e sta portando il mondo nel precipizio.
Solo la diplomazia e l’affermazione convinta del diritto internazionale possono cercare di fermare la guerra, costruendo sicurezza con i negoziati, non con le bombe.
“Vorrei che tornassimo a sperare che la pace è possibile! S’irradi la luce della pace su tutta la Terra Santa e sul mondo intero” è stato uno degli ultimi accorati appelli di Papa Francesco. Parole che oggi le Acli riaffermano con fermezza: pace, giustizia e democrazia subito e ovunque!
Da cittadine e cittadini che credono profondamente nella potenza delle azioni nonviolente e disarmate chiediamo il rispetto e l’applicazione dell’articolo 11 della nostra Costituzione: “L’Italia ripudia la guerra”!
Chiediamo a chi ricopre ruoli di governo e di diplomazia internazionale di attuare una decisa pressione su Usa, Israele e Iran per uno stop immediato degli attacchi e per un ritorno al tavolo dei negoziati.
Chiediamo inoltre di non dimenticare la popolazione palestinese e lo sterminio in corso della popolazione di Gaza, con un rinnovato impegno con forza per il cessate il fuoco immediato e per l’apertura di corridori umanitari.
Per riflettere insieme invitiamo alla partecipazione all’incontro di giovedì 26 giugno: Il confronto Iran Israele: nuovi scenari di guerra in Medio Oriente con docente Miche Brunelli e la presidente delle Acli provinciali Stefania Romano (appuntamento alle 18.30 alla sede delle Acli via Corsica 165, Brescia)
Osiamo il coraggio della pace!