Meno infortuni sul lavoro ma più malattie di origine professionale

Martedì 13 febbraio 2024

L'analisi dei dati Inail del Patronato Acli

I dati complessivi del 2023, seppur provvisori, forniti in questi giorni dall’INAIL, elaborati dall’Osservatorio Vega di Mestre che da tre lustri monitora quella che è in sostanza un’emergenza, evidenziano da un lato un calo significativo del numero di denunce di infortunio, con 585.356 denunce totali, ovvero -16,1% rispetto al 2022, attestandosi ai livelli antecedenti alla pandemia (-8,8% rispetto al 2019 con 641.638 denunce). Dall’altro lato tuttavia sono aumentate le denunce di malattia professionale protocollate nell’anno 2023: il numero, ovvero 72.754 descrive un +19,7% in più (circa 12.000) rispetto allo stesso periodo del 2022.

Per quel che riguarda le morti, nel corso del 2023 sono state 1.041 le persone che hanno perso la vita sul luogo di lavoro in Italia, registrando un leggero calo rispetto al periodo gennaio-dicembre 2022 (-4,5%). La provincia di Brescia, con le sue 30 croci, si conferma per incidenza come la provincia peggiore in Lombardia.

“Questi dati ci impongono una riflessione approfondita – commenta Fabio Raggi, direttore del Patronato Acli bresciane - Le denunce di infortunio totali (mortali e non mortali) in Italia sono diminuite del 16.1% rispetto a fine dicembre 2022. Ma stiamo ancora però facendo i conti con un 2022 in cui i dati degli infortuni erano riconducibili in parte anche all'infezione da coronavirus contratta sul posto di lavoro. Potranno di conseguenza essere più eloquenti i confronti di questo 2024 sul 2023.  Riguardo invece alle malattie professionali le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, del sistema nervoso e dell’orecchio rimangono le prime tre malattie professionali denunciate, anche nel 2023, come confermano anche le segnalazioni provenienti dai nostri sportelli a livello territoriale”.

È sempre utile ricordare che l’assicurazione obbligatoria INAIL, oltre alle prestazioni economiche come l’indennità giornaliera per i giorni di assenza dal posto di lavoro, oppure la rendita diretta mensile, come anche ulteriori tipologie di prestazioni economiche, comprende anche altri ambiti di intervento. Questi includono prestazioni sanitarie, protesiche, riabilitative, nonché una gamma di interventi finalizzati al reinserimento nella vita lavorativa e sociale, e anche nella sfera familiare.

“Nonostante una significativa percentuale di lavoratori sia consapevole che ogni attività lavorativa possa comportare rischi e potenzialmente causare infortuni o malattie professionali, sono davvero pochi coloro che dimostrano conoscenza dei propri diritti e delle opportunità di tutela offerte dall’assicurazione INAIL -  dichiara il presidente del Patronato Acli nazionale, Paolo Ricotti - In alcuni casi, questa mancanza di consapevolezza può portare a nascondere e quindi a non segnalare al medico o al pronto soccorso eventi minori che, seppur non generanti conseguenze significative, comportano comunque giorni di assenza dall’attività lavorativa”.

L’azione di sensibilizzazione sociale svolta da tutte le sedi del Patronato Acli, dalla comunicazione alla tutela dei diritti, è rivolta a tutti, con una particolare cura ai lavoratori infortunati e tecnopatici, compresi quelli già riconosciuti dall’INAIL.

Per informazioni o richieste d'intervento in materia d'infortuni sul lavoro e malattie professionali il Patronato Acli di Brescia e provincia può essere contattato per mail: invalidi.brescia@patronato.acli.it oppure telefonicamente allo 0302294011


 
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