Israele e Palestina. Gli spunti per capire e riflettere.

Giovedì 19 ottobre 2023

Molto apprezzato l'incontro di mercoledì 18 ottobre con Michele Brunelli e don Flavio Dalla Vecchia per Fabula Mundi

Molto apprezzato l’incontro proposto mercoledì 18 ottobre dalle Acli provinciali e Ipsia su ciò che sta accadendo in Terra santa e che invitiamo a guardare, o riguardare, su https://www.youtube.com/watch?v=-80Kihg4R7E

Apprezzato in primis per la sua finalità, ovvero rifuggire le polemiche e le banalizzazione, andando oltre gli schieramenti per, invece, «capire e riflettere», come da titolo della serata. Grazie alle acute proposte di pensiero offerte dai due ospiti, Michele Brunelli, dell’università di Bergamo e don Flavio Dalla Vecchia, sacerdote e guida in Terra Santa, il numeroso pubblico, sia in sala sia on line, ha ricevuto spunti per problematizzare il presente, per andare a fondo delle questioni, grazie agli strumenti della storia, dell’etica e della fede.

Vedere la complessità della questione significa, come ha fatto notare la moderatrice dell’incontro Laura Pasini consigliera provinciale delle Acli, chiedersi: “Perchè l’unico modo per portare la Palestina all’attenzione dell’opinione pubblica passa attraverso atti di violenza?” Un interrogativo che rilancia anche le preoccupazioni del cardinale Pierbattista Pizzaballa che, già un anno fa, aveva osservato di persona a don Flavio come non si riuscisse più a vedere una soluzione, una fine dell’odio anche perché nessuno si interrogava più, in particolare a livello internazionale, sulle strade per una pace (im)possibile.

Ma una volta scoppiata, nuovamente, la violenza, il tema è ancora sotto i riflettori e per ragionarci servono preparazione storica coniugata con onestà intellettuale e morale. Gli strumenti storici offerti da Brunelli sono stati molto precisi e appropriati per mettere a punto anche aspetti che, talvolta, non sono trattati con il giusto peso nella ricostruzione del passato oppure sono affrontati con una semantica che sottende una valenza politica. Per fare un solo esempio tra i tanti possibili, Brunelli ha sottolineato come non si tratti oggi di una guerra arabo-israeliana, perché non è il popolo arabo ad essere contro Israele e non sono nemmeno più alcuni Stati arabi, come è avvenuto in altre occasioni del passato. Oggi è una formazione, Hamas, che l’Europa considera terrorista, che si oppone ad uno Stato, quello di Israele, ha precisato lo storico; Hamas che tuttavia si presenta come un movimento di liberazione per la Palestina, in contrasto con una Autorità nazionale palestinese che è diventata un’oligarchia di potere, dimenticandosi del suo popolo.

Anche don Flavio è tornato su questo punto, aggiungendo il suo prezioso contributo esperienziale di testimone, in quanto presente in quelle terre durante molti momenti passati poi alla storia. “Ero là nel 1988, alla prima Intifada, che era una guerra fatta principalmente da ragazzi e da donne, con le pietre da un lato e con carri armati dall’altro; ed ero là anche nel Duemila, quando Sharon fece la sua passeggiata sulla spianata delle moschee, scatenando così la seconda Intifada. Tutti periodi che hanno lasciato un presente intriso di divisioni interne alle stesse comunità: Israele è diviso, così come lo sono i palestinesi tra di loro”.
 
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