Gaza la nostra ostinazione

Martedì 26 agosto 2025

Sabato 30 agosto manifestazione a Bozzolo

Le Acli aderiscono e rilanciano l'appello:


                                                                     GAZA NOSTRA OSTINAZIONE

LA STRISCIA DI GAZA E’ DEI PALESTINESI PIANIFICARNE L’UCCISIONE E’ GENOCIDIO
CACCIARLI DALLA LORO TERRA E’ PULIZIA ETNICA
IL DIALOGO E’ L’UNICO STRUMENTO PER COSTRUIRE LA PACE

Con questo Appello la Tavola della pace di Cremona, dell’Oglio Po, di Brescia, Mantova per la pace, l’Ufficio Missionario della Diocesi di Cremona promuovono insieme sabato 30 agosto a Bozzolo – ritrovo ore 16,30 in piazza Europa- la Manifestazione “GAZA NOSTRA OSTINAZIONE”, ringraziano per il patrocinio il Comune di Bozzolo, e chiedono l’adesione a tutti i soggetti che ne condividano principi e finalità: cittadini, gruppi, associazioni, Enti locali, sindacati, forze politiche.

PACE NOSTRA OSTINAZIONE

La pace, nelle parole di don Primo Mazzolari, rappresenta un bene assoluto. Pace non solo come assenza di guerra ma come sistema sociale, economico, politico, giuridico, istituzionale alternativo alla guerra. Questo principio è sottolineato dallo Statuto delle Nazioni Unite: “Noi popoli delle Nazioni Unite, decisi a salvare le future generazioni dal flagello della guerra” ci impegniamo “a creare le condizioni in cui la giustizia ed il rispetto degli obblighi derivanti dai trattati e dalle altre fonti del Diritto internazionale possano essere mantenuti”.

FRATELLI TUTTI NOSTRA OSTINAZIONE

Siamo parte di un'unica famiglia umana, la Terra è di tutti. La Terra è la nostra Casa Comune: prendersene cura è nostra responsabilità! Nessun popolo può essere espropriato e cacciato dalla terra che abita. Fedi, religioni, culture diverse sono chiamate a collaborare nella diversità, a unire, non a dividere. Questo spirito unitario si riflette nella Dichiarazione congiunta dell’Arcivescovo di Bologna card. Matteo Zuppi e del presidente della Comunità Ebraica di Bologna Daniele De Paz quando scrivono “Di fronte alla devastazione della guerra nella Striscia di Gaza diciamo con una sola voce: fermi tutti. Tacciano le armi, le operazioni militari in Gaza e il lancio dei missili verso Israele. Siano liberati gli ostaggi e restituiti i corpi. Si sfamino gli affamati e siano garantite cure ai feriti. Si permettano corridoi umanitari. Si cessi l’occupazione di terre destinate ad altri. Si torni alla via del dialogo, unica alternativa alla distruzione. Si condanni la violenza.”

DIRITTI UMANI NOSTRA OSTINAZIONE

L’universalità dei diritti umani è una conquista recente della nostra civiltà, non torniamo indietro! Superare definitivamente le logiche imperiali e coloniali è un dovere morale e politico. Non esistono popoli “superiori” né popoli considerati “inferiori” da sfruttare o da deportare. Israeliani e palestinesi hanno e devono avere uguali diritti: alla vita, alla dignità, alla libertà! Solo il riconoscimento reciproco di questa uguaglianza può rappresentare la base di ogni possibile soluzione.

DISARMARE CUORI E MENTI NOSTRA OSTINAZIONE

La militarizzazione della sicurezza è una politica sbagliata e controproducente. In “TU NON UCCIDERE” don Primo Mazzolari ha delegittimato ogni tipo di guerra: non esistono “guerre giuste”, soprattutto nell’epoca della bomba atomica e della corsa alla deterrenza nucleare. Invece che investire in armamenti convenzionali e nucleari, investire in giustizia sociale e giustizia ambientale. Invece che costruire o rafforzare blocchi politico-militari contrapposti, uscire dalla logica di blocco che ci rende subalterni ai più forti e impedisce una vera autonomia delle scelte politiche nella ricerca della pace.

SOLUZIONE POLITICA DEI CONFLITTI NOSTRA OSTINAZIONE

Non è moralismo ma coraggiosa assunzione di responsabilità etica e politica il recente Rapporto di Francesca Albanese che denuncia il genocidio in corso a Gaza e i ripetuti appelli di Antonio Guterres, Segretario generale delle nazioni Unite, a fermare i massacri a Gaza da lui definiti “orrore senza precedenti”. In coerenza con queste posizioni, la manifestazione a Bozzolo chiede l’immediato cessate il fuoco e ripudia il piano israeliano di occupare la Striscia di Gaza per poi annetterla. Urgente invece avviare seri negoziati tra le parti con la garanzia dell’intera Comunità internazionale e preferibilmente sotto l’egida dell’ONU.

PALESTINA LIBERA NOSTRA OSTINAZIONE

Chiediamo l’impegno di tutte le persone di buona volontà e, in particolare, sollecitiamo Parlamenti, Governi, Stati, soprattutto dell’Unione Europea, a riconoscere subito lo Stato di Palestina, libero e indipendente nei confini già stabiliti dall’ONU e, dunque, accanto e in pace con lo Stato di Israele che deve impegnarsi nel reciproco riconoscimento e rientrare nella legalità da troppo tempo violata con l’occupazione illegale di gran parte della Cisgiordania. E’ in gioco molto più del destino di due popoli. Si tratta di decidere se è possibile fermare nel mondo le tante guerre dimenticate attraverso la via della giustizia oppure se solo le politiche di potenza decideranno torti e ragioni e si imporranno sui più deboli. Siamo giunti ad un bivio: indifferenti o complici di un mondo alla rovescia, oppure impegnarci a costruire un mondo più giusto e umano. Questa la sfida che abbiamo drammaticamente di fronte.
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