Il volontariato resta un elemento essenziale nella società italiana, produce fiducia e capitale sociale. Ma che cosa è oggi il volontariato? Le ricerche e i dati tratteggiano un modello di partecipazione diverso dal passato: il volontariato ibrido, ovvero quello che combina l’impegno in forme organizzate con quello in attività spontanee, segno di un modo di partecipare più fluido e personale.
Le motivazioni che spingono le persone a mettersi a disposizione sono varie, ma si possono riassumere nel desiderio di trovare, nel volontariato, una risposta alle domande di senso sulla propria vita e una piena realizzazione di sé attraverso la relazione con gli altri.
Queste sono alcune delle riflessioni che la sociologa Elisabetta Donati ha proposto durante il momento natalizio dedicato alle volontarie e ai volontari delle Acli del 14 dicembre, organizzato all’interno di Mi.Ta, il museo del tappeto di Brescia. Una mattinata di riflessioni, esperienze, emozioni sul mondo bello del volontariato, durante le quale hanno portato la loro testimonianza 3 donne da anni impegnate in 3 associazioni attive nell’ambito socio-sanitario e carcerario.
Chiara Buizza da 30 dona tempo, energia e passione a Aias, Associazione italiana assistenza spastici: “E’ un’esperienza iniziata per caso che mi ha portato a fare e proporre cose insieme nella semplicità – ha raccontato – essere volontaria in questa realtà mi ha aiutata a ridimensionare i problemi della vita quotidiana”.
Lo stesso per Paola Guerra, attiva da 15 anni con Vad, Volontari assistenza domiciliare e ospedaliera: “Assistere le persone in momenti così delicati mi ha insegnato a misurare le difficoltà e a capire che cosa conta davvero. Nel mio fare volontariato trovo una ricchezza che si rinnova ogni giorno”.
Elena Ardissone è impegnata con l’associazione Carcere e Territorio, un’esperienza “che a volte è frustrante perché la realtà in carcere è davvero complessa e la funzione redentiva della pena è molto difficile. Ma la mia motivazione è altissima”.
Tante le sollecitazioni arrivate anche dal pubblico, che ha dialogato con le ospiti fino al momento della visita guidata alla mostra esposta al Mi.Ta, seguito da un pranzo conviviale per lo scambio di auguri e della perenne gratitudine delle Acli per le donne e le uomini che dedicano amore e tempo alle azioni di bene nel volontariato.