Il coraggio della Pace. La giornata si è tenuta a Brescia sabato 29 giugno
Le Acli provinciali
venerdì 28 e sabato 29 giugno hanno celebrato il loro
27esimo congresso, un appuntamento quadriennale di rinnovo degli organismi e ridefinizione del mandato associativo. Venerdì sera alla Fest’Acli di San Polo l’apertura ufficiale con un partecipato incontro pubblico con padre Francesco Occhetta, Segretario generale della Fondazione “Fratelli Tutti”, aperto dal saluto del Vescovo di Brescia Mons. Pierantonio Tremolada.
Sabato la giornata prettamente congressuale, ovvero un momento di discussione e confronto per condividere le linee di mandato del prossimo quadriennio, a partire dalla traccia di riflessione dal titolo
“Il coraggio della pace”, un documento proposto e discusso alle assemblee di circolo che hanno preceduto il congresso e che è maturato dentro il percorso formativo: “Ma il cielo è sempre più blu”, realizzato a Brescia tra febbraio e marzo, con la partecipazione di oltre 50 persone che hanno riflettuto sul senso e sull’azione delle Acli di oggi.
Il dibattito, che ha recepito gli stimoli provenienti dal percorso formativo, è stato ricco e fecondo attorno ai temi: Pace, comunità, democrazia, sostenibilità, lavoro. Dal confronto è emersa la solida base programmatica per il nuovo Consiglio provinciale, che avrà il mandato di assumere la fraternità come nuovo paradigma politico, considerare la pace come priorità, rilanciare il progetto europeo, nonché curare stile popolare, sinodale, democratico, pacifico, cristiano delle Acli traducendosi nella mediazione costruttiva e operosa dei territori. Inoltre il congresso ha impegnato il nuovo Consiglio Provinciale a tenere vivo il tema del lavoro sicuro e dignitoso, a partire dalla formazione, dalla partecipazione di lavoratrici e lavoratori.
Successivamente sono stati approvati la mozione congressuale e gli ordini del giorno, oltre ai nomi delle e dei 36 nuovi esponenti del nuovo Consiglio Provinciale (di cui 12 espressi dalle e dai presidenti dei Circoli), frutto della scelta dalle 210 persone delegate, in rappresentanza degli 11mila soci dei 71 circoli della provincia di Brescia. Il nuovo Consiglio Provinciale, nella prima sua riunione in calendario tra pochi giorni, esprimerà la nuova Presidenza.
Di seguito i nomi delle donne e uomini che compongono il
nuovo Consiglio Provinciale:
- Belli Sandra
- Bernardi Alberto
- Bonetti Alessio
- Bonetti Donatella
- Bregoli Raffaella
- Celiker Chiara
- Corradi Valerio
- Frassine Maria
- Mantelli Giacomo
- Molinari Antonio
- Molteni Fabrizio
- Morandini Giacomo
- Muchetti Elisabetta
- Paletti Federica
- Pasini Laura
- Pasotti Sandro
- Pendoli Luciano
- Pianalto Alessandra
- Poli Giovanna
- Prestini Pierangelo
- Rigosa Giuseppina
- Romano Stefania
- Turini Giampaolo
- Vidali Roberta
Le 12 persone elette tra le e i presidenti di circolo:
- Basile Fabio, San Polo
- Benini Lucia, Caino
- Botta Antonio, Verolanuova
- Buizza Pieranna, Travagliato
- Comincioli Ermanno, Villanuova
- De Luca Monica, Chiari
- Facchi Gianmario, Borgosatollo
- Folgarait Maria, Castel Mella
- Mazzotti Sandra, Iseo
- Mombelli Giambattista, Bovezzo
- Ronchi Michela, Alta Valle Camonica
- Scaroni Angelo, Castenedolo
Pubblichiamo la mozione finale e gli ordini del giorno approvati dal Congresso
Il XXVII Congresso provinciale delle Acli bresciane, riunito il 29 giugno 2024, recepisce i report del percorso di formazione provinciale “Ma il cielo è sempre più blu”, gli orientamenti del Consiglio nazionale e le Tracce del Consiglio provinciale “Il coraggio della pace. Pace – Comunità –Democrazia – Lavoro – Sostenibilità – Spiritualità”, fa propria la relazione del Presidente provinciale Pierangelo Milesi con le integrazioni degli interventi congressuali che hanno arricchito il dibattito.
Nell’accogliere gli orientamenti e gli interventi, sottolinea i seguenti elementi fondanti la base programmatica e le linee operative per il Consiglio provinciale e la Presidenza che saranno chiamati a governare l’associazione bresciana nei prossimi quattro anni:
- Rilanciare lo stile libero, popolare, democratico, sinodale, pacifico, cristiano, profetico delle Acli che si traduce nella mediazione costruttiva e operosa dei territori. Esso deve trovare declinazione in tutti gli spazi di vita, anche all’interno della nostra associazione, praticando il dialogo e il rispetto come postura di relazione e promuovendo il coinvolgimento di tutti e tutte negli organismi di rappresentanza a tutti i livelli, con una testimonianza coerente e credibile.
- Assumere la fraternità come nuovo paradigma politico, che parte dal “I care”, dall’interesse per i problemi quotidiani e pratica una politica di carità per “sortirne insieme” per la costruzione di un nuovo umanesimo.
- Valorizzare la Lettera enciclica “Laudato si’” e l’esortazione apostolica “Laudate Deum” come paradigmi capaci di tenere insieme fenomeni e problemi ambientali con questioni sociali ed economiche. In quest’ottica accompagnare la transizione ecologica dal globale al locale, potenziare le reti sul territorio e le collaborazioni con soggetti diversi, in particolare coinvolgere i giovani, sensibili al tema ambientale perché strettamente collegato a quello del futuro.
- Considerare la dimensione della pace, nelle sue molteplici declinazioni, come la priorità da offrire alla riflessione, discussione e condivisione della programmazione. In questa direzione, operare per rafforzare il progetto di un’Europa fattore di pace, unita nella diversità, forte, democratica, libera, prospera e giusta, di cui è doveroso sentirsi responsabili.
- Rendere sempre più significativa e d’impatto per le comunità la nostra presenza e la nostra azione associativa, anche sperimentando modalità innovative di promozione sociale e cittadinanza attiva, tenendo in considerazione forme aggregative “leggere” che prevedono l'importanza, ancora decisiva, di luoghi fisici e spazi concreti, essenziali per favorire incontri, relazioni e la tessitura di legami autentici. in risposta a transizioni sociali, economiche, ambientali.
- Essere fedeli alla democrazia, partendo dal senso di comunità, promuovendo anche percorsi di formazione e iniziative di sensibilizzazione culturale facendo prevalere il Noi rispetto all’io – in particolare nei confronti di coloro che rivestono, o intendono ricoprire, ruoli di responsabilità socio-politica – per formare coscienze libere e critiche, secondo i principi della nostra Costituzione e della Dottrina sociale della Chiesa.
- Prendersi cura del lavoro puntando a salvaguardare l’aspetto umano e continuare ad interrogarsi sul senso profondo del lavoro. Promuovere un lavoro dignitoso, sicuro, con un salario adeguato, con pari opportunità e condizioni per uomini e donne, riprendendo, per tutti i settori, i valori fondanti dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici senza i quali si generano le diverse disuguaglianze.
- Creare reti di opportunità, di uguaglianza e costruire, nelle diversità, accoglienza e inclusione, riscatto dalle situazioni di marginalità, partendo da chi fa più fatica, dalle situazioni di discriminazione provocate dalla crisi demografica e dalle migrazioni.
- Coltivare la spiritualità nella quotidianità, promuovere esperienze di discernimento per leggere la contemporaneità offrendo percorsi di interpretazione della realtà sulla via della bellezza interiore, della spiritualità profonda, alla luce del Vangelo, tradurre e mediare la Dottrina sociale della Chiesa come insegnamento per illuminare la riflessione e la pratica sociale.
- Consolidare le imprese sociali e i servizi promossi dalle ACLI, che permettono di incontrare e servire centinaia di migliaia di persone ogni anno e di essere dei punti di riferimento nel territorio.
Su questi elementi programmatici, il Congresso invita il nuovo Consiglio provinciale ad elaborare un articolato programma di attività e di presenza da condividere con tutta la base associativa.
Ordine del giorno numero 1 - Salute e sicurezza sul lavoro
In Italia, ogni giorno, perdono la vita sul posto di lavoro dai 3 ai 4 lavoratori. È la vera emergenza trascurata del nostro Paese.
Di fronte ai tragici episodi, anche di questi giorni, non bastano parole di circostanza, di condanna e cordoglio o promesse di inasprimento delle pene. La vera battaglia per rendere sicuro il lavoro passa da atteggiamenti coerenti e costanti, anche dalle istituzioni e dalla politica.
Repressione, lotta al caporalato, agli appalti irregolari, ai comportamenti omissivi dei datori di lavoro, sono la premessa di una battaglia che vede la necessità di un impegno costante che deve coinvolgere istituzioni, datori di lavoro, lavoratori e lavoratrici. Vanno perciò rafforzati i controlli ispettivi unificando le azioni dei diversi enti coinvolti e aumentando il personale a disposizione.
La lotta per un lavoro sicuro si fa anche nei posti di lavoro, ogni giorno, aumentando la consapevolezza dei lavoratori e coinvolgendoli nella gestione della sicurezza.
Le organizzazioni imprenditoriale e professionali, inoltre, hanno il dovere di porre all’attenzione, anche formativa, dei propri associati, la tutela della integrità dei lavoratori attraverso la trasparenza dei comportamenti, il rispetto delle norme e gli investimenti in tecnologie sicure.
Come ACLI provinciali di Brescia impegniamo il futuro consiglio provinciale a tenere vivo il tema a partire dalla formazione, dalla partecipazione dei lavoratori, dalla crescita di una costante attenzione dell’opinione pubblica e dei mass media. Invitiamo il consiglio provinciale a prevedere iniziative periodiche, anche in collaborazione con altre forze sociali, sul tema della tutela della salute e della sicurezza del lavoro.
Ordine del giorno numero 2 - Transizione demografica
Il costante invecchiamento della popolazione e il calo delle nascite determinano conseguenti criticità per i sistemi previdenziale, assistenziale e sanitario, ripercussioni e cambiamenti sul mondo del lavoro (giovani corteggiati per entrare e senior con senior corteggiati per restare), con dinamiche intergenerazionali non facili da gestire, con uno sviluppo della economia legata all’invecchiamento, con aumento della domanda di professioni della sanità, dell’assistenza e aumento della silver economy.
Come ACLI provinciali di Brescia impegniamo il futuro Consiglio provinciale a:
- creare, pensare e discutere una cultura attenta al cambiamento, nella società, nella comunità ecclesiale, nel mondo del lavoro;
- innescare riflessioni, formazione e promozione di una consapevolezza della transizione demografica;
- promuovere azioni e attivare servizi per dare strumenti utili alle giovani generazioni ad inserirsi in contesti intergenerazionali e interculturali e offrire servizi alle giovani coppie supporto alla conciliazione lavoro/famiglia.
- occuparsi direttamente o indirettamente di invecchiamento, longevità e non autosufficienza, con servizi della filiera “anziani”, costituendo un’agenda i cui punti nodali siano il potenziamento e supporto dell’invecchiamento attivo, lo sviluppo di un senior housing moderno, la realizzazione tramite i nostri Circoli di “Hub territoriali” per assicurare l’accesso ai servizi e sostenere i caregiver familiari impegnati nel gestire la non autosufficienza.