Per celebrare gli 80 anni di storia delle Acli provinciali è stata realizzata una pubblicazione in chiave narrativa che racconta la storia delle Acli bresciane e che rappresenta una sorta di coronamento delle celebrazioni dell’ottantesimo compleanno delle Acli provinciali di Brescia, che si celebra in questo 2025.
Il libretto, snello e accattivante, racchiude l’intervista di fantasia (ma non troppo…) alla signora CLIA (ACLI allo specchio!) realizzata dall’amico Pietro Spina.
La pubblicazione si può trovare alla Fest’Acli di Gussago e nella sede delle Acli provinciali.
Proponiamo di seguito un brevissimo estratto dell’inizio di una storia, narrata con grazia, leggerezza e passione.
Lei arriva con un’aria da chi ne ha viste tante nella vita, ma che non per questo è stanca. Almeno, è la mia impressione... Sarà per il vestito, comodo ma di buona qualità. Sarà per lo sguardo, gentile ma affatto intimorito. Mi viene incontro con una baldanzosa simpatia, nonostante l’età (o forse proprio per quel lo). Avvicinandomi noto che ha un filo di trucco che la rende luminosa. Io la saluto dandole del lei, lei mi ri sponde dandomi del tu (sarà così per buona parte dell’intervista) e schioccandomi un paio di bacioni sulle guance. Poi mi fa correre lo sguardo sul titolo del giornale di oggi, squadernato sul tavolo del bar e che titola dell’ennesima crisi internazionale. Mi butta lì un “e come si fa a promuovere il dialogo con tutte ‘ste guerre, secondo te?” . No, penso tra me e me, non casco nella provocazione. Anzi, inizio io a farle qualche domanda
Allora, carissima sig.ra Clia...
“No, scusa, così iniziamo male: carissima dottoressa, bisogna dire...!”
Non sapevo che lei fosse laureata!
“Sì, ragazzo mio, all'università della strada e del popolo (ride, due fossette, due piccole rughe sulla fronte)! È una scuola dove impari che la realtà è superiore all'idea: mai dare torto alla realtà, ragazzo mio.”