150 tonnellate di cibo recuperato e distribuito grazie a Rebus Valle Camonica

Martedì 13 febbraio 2024

Presentati i risultati 2023 del progetto di recupero delle eccedenze alimentari in Valle Camonica

150.000 kg di prodotti recuperati e distribuiti; 10 tonnellate di eccedenze inadeguate all’alimentazione umana recuperate da piccoli agricoltori del territorio per  l’alimentazione animale; 15 punti vendita della GDO coinvolti + 5 piccoli esercizi commerciali; 2 “distributori”; 27 associazioni; 8 enti; 5000 “bag - il buono che avanza” per il recupero di cibo non consumato. Supportate 800 famiglie e circa 100 persone ospiti di 6 comunità residenziali.
Sono i numeri del 2023 a confermare la bontà e il successo del progetto di lotta allo spreco alimentare denominato: REBUS Valle Camonica, creato nel 2018 dalle ACLI Provinciali di Brescia tramite le ACLI Valle Camonica.
In linea con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030 e dentro l’interconnessione tra cultura-lavoro-sociale-ambiente che nella Laudato sì’ di Papa Francesco plasma il pensiero dell’ecologia integrale, REBUS si muove su alcune direttrici principali:
  • promuovere la diffusione di buone prassi di recupero delle eccedenze da destinare prevalentemente a persone in condizioni di disagio e vulnerabilità.
  • creare e promuovere reti e sinergie tra terzo settore, enti locali e aziende, in una logica di corresponsabilità e sussidiarietà circolare.
  •  ridurre e prevenire la produzione di rifiuti attraverso le buone prassi contro lo spreco.
  • stimolare la cittadinanza ad essere attiva, responsabile e compartecipe nella costruzione di una cultura contro lo spreco alimentare.


Nel dettaglio i principali risultati raggiunti nel 2023 dal progetto Rebus

150.000 kg di prodotti recuperati e distribuiti, in linea con il dato del 2022.

10 tonnellate circa di eccedenze inadeguate all’alimentazione umana recuperate da piccoli agricoltori del territorio per l’alimentazione animale.

15 punti vendita della GDO coinvolti nel recupero delle eccedenze, quattro in più rispetto al 2022.  Iperal: Sonico - Breno - Darfo - Costa Volpino; MD Esine; Conad: Darfo - Esine - Lovere; Aldi Breno; Migross Malonno; Lidl: Breno - Costa Volpino; Italmark Sonico - Costa Volpino - Pisogne

5 piccoli esercizi commerciali

2 “distributori”
Associazione Dante Flero e Cooperativa Cauto Brescia

27 associazioni nella rete di progetto: Circolo Acli Media Valle Camonica, Circolo Acli Pisogne, Cooperativa di Bessimo (Bessimo1, Bessimo2, Cividate, Capo di Ponte), Cooperativa InExodus Malonno, Cooperativa Azzurra Darfo Boario Terme, Cooperativa La Quercia Berzo Inferiore, Caritas Cividate Camuno, Caritas Darfo, Caritas Pisogne, Caritas Pian Camuno, Caritas Piancogno, Caritas Borno, Oratorio Sacca di Esine, Suore Messicane Breno, Frati Cappuccini Annunciata, Casa Mika Malonno, San Vincenzo di Edolo, Mato Grosso Darfo, Los Chicos Buenos Darfo, Alternativa Ambiente Vezza d’Oglio, Auser Pisogne, Associazione Il Torrente Bienno, Legambiente Valle Camonica, Associazione Ristoratori Valle Camonica-Sebino.

8 enti: Comunità Montana di Valle Camonica, Unione dei Comuni delle Alpi Orobie Bresciane, Unione dei Comuni Media Valle Camonica - Civiltà delle pietre, Comune di Darfo Boario Terme, Comune di Pisogne, Comune di Rogno, Valle Camonica Servizi, ATS della Montagna

La rete REBUS ha permesso di raggiungere 800 famiglie e circa 100 persone ospiti di 6 comunità residenziali.

Sul fronte della formazione e sensibilizzazione della comunità: percorsi nelle scuole con 16 classi coinvolte per un totale di 244 alunne e alunni  incontrati; video ricette, iniziative, incontri, convegni sul territorio.

Distribuite 5000 “bag - il buono che avanza” per il  recupero di cibo non consumato presso i ristoranti aderenti all’Associazione Ristoratori Valle Camonica-Sebino.

Il progetto REBUS si inserisce nei riferimenti normativi contenuti nel provvedimento di legge n.166 del 19 agosto 2016 (c.d legge Antispreco o legge Gadda) che permette agli esercizi commerciali la cessione delle eccedenze a Enti di Terzo settore, riconosce loro uno sgravio fiscale e favorisce la distribuzione indicando i tempi di consumo anche dopo il termine minino di conservazione (TMC).


Alcuni dati nazionali
In Italia, torna a salire, dopo due anni di calo, lo spreco alimentare attestandosi ad un 8,05%  di spreco in più rispetto a un anno fa.

81 grammi di cibo buttato ogni giorno pro capite nelle nostre case. 566 gr. settimanali, poco meno di 26 kg in un anno. In particolare frutta e verdura fresca, latte, yogurt, pane. Lo spreco complessivo in Italia vale oltre 13 miliardi euro.
Un dato vertiginoso che include lo spreco a livello domestico - oltre 7miliardi e 445 milioni di euro - quello nella distribuzione che vale circa la metà - quasi 4 miliardi euro - oltre allo spreco in campo e nell’industria.

A questo si aggiunge il forte impatto negativo sull’ambiente: aumenta la produzione di rifiuti, spreco delle risorse idriche (per lo spreco di cibo domestico si stimano 140 miliardi di litri d’acqua) ed energetiche utilizzate  per produrre, trasportare e conservare il cibo.

dati Osservatorio Waste Watcher International con Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell’Università di Bologna


«La prevenzione inizia quando spingiamo il carrello della spesa: la scommessa si gioca soprattutto nelle nostre case e in una svolta culturale profonda»
Andrea Segrè


 
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