Pedalata contro la violenza sulle donne

Sabato 25 novembre 2023

Contro ogni forma di violenza sulle donne, le Acli Bresciane (attraverso US Acli e Percorri la Pace), insieme a Viva Vittoria, Brescia in Rete - contro la violenza sulle donne, Fiab e Paciclica, invitano a "Trovare la strada", una pedalata di impegno civile attraverso la rete interistituzionale antiviolenza. L'appuntamento è per sabato 25 novembre 2023.

La Pedalata toccherà simbolicamente i soggetti che nell'ambito della Rete antiviolenza assumono un ruolo strategico nella intercettazione della violenza e nell’accompagnamento delle donne nel difficile percorso per uscire dalla violenza (Centri antiviolenza, Pronto soccorso delle strutture ospedaliere, Forze dell'Ordine, Ambiti territoriali sociali).

La Pedalata vuole inoltre promuovere un senso di comunità e di responsabilità collettiva: un'occasione per unire le persone in un gesto concreto di solidarietà e impegno contro la violenza sulle donne. La lotta contro la violenza di genere è un impegno di tutti e solo l’alleanza tra Enti, Istituzioni e società civile può sostenere le vittime e favorire un cambiamento reale e tangibile nella società.


Partenza alle ore 8.15 Cortile Palazzo Broletto Brescia

Itinerario 1 - 60 km
Brescia ● Gussago ● Castegnato ● Cazzago San Martino ● Provaglio d’Iseo ● Ome ● Brescia

Itinerario 2 - 47 km
Brescia ● San Polo ● Castenedolo ● Borgosatollo ● Brescia

Arrivo ore 13 Palazzo Broletto: saluti istituzionali e rinfresco

La Pedalata è aperta a tutti e tutte (anche per brevi tratti)

È necessario confermare la partecipazione entro giovedì 23 novembre a info@amicidellabicibrescia.it / segreteria.brescia@acli.it

Ogni aderente partecipa a proprio rischio e pericolo ed è considerato in libera escursione personale senza alcun diritto in più rispetto agli altri utenti che si possono incontrare sul percorso.

 

I PERCORSI DELLE DONNE PER USCIRE DALLA VIOLENZA TRA DIFFICOLTA’ E RISORSE

Sono poco meno di 20 mila le donne che hanno affrontato nel 2021 il loro percorso di uscita dalla violenza con l’aiuto dei Centri Antiviolenza (CAV). Questo il dato che emerge dalla rilevazione statistica che l’Istat conduce annualmente sull’utenza dei Centri antiviolenza, in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio e le Regioni.
Dai dati forniti dalla rilevazione risulta che la decisione di intraprendere un percorso per uscire dalla violenza sembra arrivare a distanza di anni dall’inizio della violenza stessa: per il 40% sono passati più di 5 anni dai primi episodi, per il 23% da 1 a 5 anni, per il 15% da 6 mesi a un anno e per il 7% da meno di 6 mesi.
La distribuzione per età delle donne vede maggiormente rappresentate quelle tra i 40 e i 49 anni (29%), seguite dalle 30-39enni (26%). Le donne con meno di 29 anni costituiscono il 20% di quante hanno iniziato il percorso di uscita dalla violenza, quelle tra i 50 e i 59 anni sono il 17%. La quota restante è costituita per il 6% da donne tra i 60 e i 69 anni e per un 2% da ultrasettantenni. Il 19% delle donne ha iniziato il percorso di uscita dalla violenza in situazioni di emergenza.
Prima di prendere contatto con il CAV il 40% delle donne ha parlato della violenza con qualcuno della propria rete familiare, il 29% si è rivolto alle forze dell’ordine, il 19% al pronto soccorso/ospedale. I successivi nodi di intercettazione della violenza sono i servizi sociali (15% delle donne) e gli avvocati (12%).
I percorsi che portano la donna al primo contatto con il CAV possono essere molteplici, ma spesso il suggerimento di rivolgersi a queste strutture viene dato da uno dei nodi precedentemente individuati. Se si esclude il 26% di donne che arriva autonomamente al Centro, il 18% ci si reca su consiglio della rete familiare o di amicizie, il 14% attraverso le forze dell’ordine e il 12% mediante i servizi sociali territoriali.
Emerge quindi la necessità di valorizzare le alleanze locali rappresentate dalle Reti territoriali antiviolenza per affrontare il fenomeno della violenza di genere con obiettivi comuni e modalità condivise e sostenere le donne nel difficile percorso di affrancamento dalla violenza.

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