Le Acli provinciali di Brescia, insieme ai Circoli Acli dell'oltremella (S. Anna, Urago Mella, Badia), con la collaborazione degli Amici della Pieve e della Casa della Memoria e con il Patrocinio del Comune di Brescia
organizzano l'esposizione della mostra
L'ARTE DELLA MEMORIA
MUSICA PITTURA SCULTURA
raccontare Piazza Loggia 40 anni dopo
Dal 15 dicembre 2014 al 9 gennaio 2015
Palazzo Loggia Salone Vanvitelliano
dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19
sabato dalle 9 alle 12.30
Qualunque istituzione si fonda sulla memoria, sulla ricostruzione della storia che l’ha generata. L’identità dipende da questi avvenimenti, che poi si traducono in simboli.
La memoria unisce il presente al passato e diventa auspicio per il futuro: perchè si rinnovi la speranza o, al contrario, non si debbano ripetere gli stessi errori.
Per questo non possiamo dimenticare ciò che accadde quarant’anni fa, in piazza della Loggia.
L’uomo ben sa quanto potrebbe costare dimenticare un passato di sangue, di violenza, di errori. Dimenticare costa. Ed è un costo che riguarda tutti: in particolare le nuove generazioni.
Roberto Rossini
E’ una ferita che ancora sanguina, priva com’è di colpevoli dal punto di vista giuridico, ma non storico, quella aperta quarant’anni fa in un piovigginoso mattino di maggio, coperto di ombrelli che nascondevano il cielo. Il nostro tempo e la nostra storia si divisero in maniera ineluttabile: di colpo, come un pugno nello stomaco, ci accorgemmo che il male non era un’astrazione, ma era vicino a noi con tutta la sua ferocia.
E chi meglio dell’artista, senza turbare il silenzio doloroso e atterrito, può strappare quell’evento definitivamente dall’archivio dei ricordi che ingialliscono, riproporlo nella sua brutalità e insieme sublimarlo per il sacrificio dell’innocenza inerme?
L’estetica risarcisce la totale mancanza di etica che caratterizzò quell’incancellabile mattino e il tempo che lo precedette e segui`, di favoreggiamenti e depistaggi; il caos dei valori ritrova nella forma artistica un suo ordine.
Scriveva Benjamin: “Nulla di ciò che si è verificato va dato perduto per la storia, ma solo all’umanità redenta tocca interamente il suo passato”. Redenta, dunque liberata.
Milena Moneta
Gli artisti
Pier Angelo Arbosti
Enzo Archetti
Dino Bellini
Angelo Bordiga
Tiziana Cherubini
Roberto Formigoni
Laura Gasparini
Domenico Gabbia
Mario Gilberti
Giancarla Laffranchi
Giusi Lazzari
Eugenio Mombelli
Pinuccia Nicolosi
Gianni Queggia
Gianfranco Rovetta
Luciano Salodini
William Vezzoli
Laura Zani
Luigi Bertoli
Remo Bombardieri
Pierluigi Concheri
Angelo Faustini
Lino Sanzeni