In marcia per l'accoglienza e la cittadinanza

Sabato 19 ottobre 2024

In marcia per il diritto di movimento per le persone in fuga e in pericolo. Anche le Acli bresciane saranno presenti all'edizione 2024 della Marcia per l'Accoglienza, in programma a Brescia (la partenza sarà da Largo Formentone) sabato 19 ottobre. Titolo della manifestazione sarà "Nessuna persona esclusa"

 

L’orrore della guerra (almeno 23 conflitti ad alta intensità tutt’ora in corso) produce l’esodo di milioni di persone in cerca d’asilo e rifugio. Ad esso si sommano i cittadini e le cittadine in fuga da regimi autoritari o dalla crisi climatica globale, determinata dall’attuale sistema economico, vorace e dissennato.

Con buona pace delle pulsioni razziste e xenofobe che sembrano prevalere in Italia ed in Europa, la società italiana ed europea sono ormai composite e multiculturali, fondate su tradizioni, sensibilità e biografie diverse che hanno trovato e trovano ogni giorno il modo di convivere pacificamente.

L’Italia ormai è condannata ad un declino demografico ed economico causato da una serie di fattori riconducibili a diseguaglianze, leggi classiste, irrazionali ed ideologiche, al quale contribuisce anche la legge Bossi-Fini, che con il suo sostanziale impedimento agli ingressi regolari per motivi di lavoro, ignora persino i bisogni del sistema produttivo e dello stato sociale.

Nuove deliranti previsioni, quali ad esempio quelle di respingimento con procedura accelerata delle istanze d’asilo o di deportazione coatta delle persone verso paesi terzi, minano le fondamenta del diritto internazionale in materia d’asilo.

La legge sulla cittadinanza ha ormai più di 30 anni e un’intera generazione (il 10% della popolazione studentesca) pienamente italiana, è incomprensibilmente ritenuta dalle nostre leggi “straniera”.

Dunque scendiamo in piazza e in strada per chiedere con forza:
• La riforma della legge sulla cittadinanza che superi lo ius sangunis per giungere ad un sistema equo, inclusivo e lungimirante
• Il superamento della legge Bossi-Fini, la reintroduzione di permessi per “ricerca lavoro” e l’attivazione di canali di ingresso
regolari e sicuri
L’ampliamento del Sistema d’Accoglienza e Integrazione e la sua diffusione strutturata, equa e capillare sul territorio nazionale
• La cessazione di ogni accordo con paesi terzi che preveda la deportazione delle persone in centri di detenzione illegittima.
 

Assistiamo ad un continuo uso delle armi che lasciano sul campo decine di migliaia di vittime civili. Sempre più armi sempre più vittime. Riteniamo importante dare spazio alla diplomazia del confronto e del dialogo diplomatico per salvare vite, fermare ogni aggressione, interrompere la carneficina.

L’Europa nella quale vogliamo riconoscerci è il continente unito da libertà, eguaglianza e fraternità, terra del diritto e dei diritti, laica, multiculturale ed aperta alle diverse storie individuali e collettive che la compongono.
E allora tutti in marcia, per l’accoglienza e la cittadinanza!

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