Famiglia, parentesi italiana

Famiglia, parentesi italiana



scarica il giornale in formato PDF

#EDITORIALE

EDITORIALE
We are family

di Roberto Rossini (presidente provinciale ACLI)

Anche la Vodafone... Anche McDonald's, Ikea e tanti altri: tariffe family, menù family, spazi family e family card.. Mi sa che non stanno nemmeno a verificare se si tratta di coppie di fatto, gay o regolarmente sposate in chiesa. Addirittura qualcuno prevede contratti di lavoro che riconoscono il compagno o il convivente. Insomma, anche per l'economia la famiglia è importante. Ma per lo Stato un po' meno: nessun trattamento family. Certo - direte voi - all'economia fa comodo. Certo - aggiungiamo noi - perchè anche sul piano della concretezza la famiglia è un'utile idea. La famiglia, se non ci fosse, bisognerebbe inventarla (e poi brevettarla, così avremmo finalmente una definizione su cui nessuno discute più: una parola che corrisponde esattamente a un'idea).
Ma non c'è solo l'utilità, c'è generazione e generatività. La famiglia è - per usare l'espressione scelta dai Vescovi per la Settimana Sociale 2013 - "il miracolo dell'amore nella differenza". O ancora il luogo e il momento in cui l'unione tra l'Io e il Tu crea il Noi, cioè una comunità di vita e d'intenti: non a caso chiamiamo il nostro coniuge con-sorte, proprio per indicare con chi si è scelto di condividere una sorte, un destino. Anche sul piano sociale, la famiglia garantisce vantaggi che alla società, rappresentata dalla Repubblica, non dovrebbero sfuggire. La famiglia educa, istruisce e mantiene. E già solo quest'ultima azione è un grande vantaggio collettivo, un bisogno a cui non pensa il pubblico ma il privato. Ma poi la famiglia educa alle virtù civili, allo stare insieme agli altri, al linguaggio, ai sensi e spesso anche alla vocazione professionale..
La Repubblica dovrebbe dunque sostenere chi decide di "metter su" famiglia, chi decide di unirsi a un'altra persona ed essere aperta alla vita che potrebbe arrivare, sia in modo naturale sia adottato o affidato. La famiglia è anche un ammortizzatore sociale capace di placare le punte estreme delle crisi economiche, finanziarie, sanitarie, affettive, psicologiche, morali. Certo, non tutto è "rose e fiori": a volte la famiglia genera anche seri problemi. Ma la storia non ha partorito di meglio: rimane la comunità primaria per eccellenza, lo strumento capace - da solo - di contenere molte malattie sociali.
Ma in Italia fare famiglia è una pratica finanziariamente estrema. Lo Stato riconosce pochino... A volte gli effetti di normative pensate per risolvere problemi di altri mettono in difficoltà la famiglia.
La famiglia, comunità di senso e di condivisione delle preoccupazione quotidiane, va tutelata anche in alcune sue geometrie inconsuete. Osserviamo, attraverso la lente dei nostri servizi, casi di reti ricostruite o appena iniziate che comunque salvano le vite più fragili di figli, disabili o malati. Senza fare tante confusioni su cosa sia "famiglia", occorrerà porsi seriamente la questione di capire come riconoscere (cioè dare un nome e stabilire delle regole) anche alcune situazioni straordinarie, che lentamente diventano ordinarie.
Le Acli lo hanno detto in occasione della Settimana Sociale, dove c'è stata una forte presenza di dirigenti provinciali e nazionali aclisti (perchè - in quasi tutte le Diocesi - le Acli sono considerate un interlocutore autorevole per i temi socio-politici). Su questo tema in particolare: sulla famiglia, oltre ad ascoltare, abbiamo una parola da dire.
Sullo sfondo rimane il grande problema, quello che Luigi Zoja chiama "la morte del prossimo", ovvero come vivere l'altro in un tempo dominato dall'individualismo estremo. Ma questo è un altro tema ancora.

 

 

 

In questo numero di Battaglie Sociali:

Filo Rosso
Relazioni che fanno male (di Angelo Onger, Valentina Rivetti)

Bel paese
Dizionario politico (di Stefania Romano)
Siria: basta un attimo (di Flavia Bolis)

Chiave a stella
Non sposarmi (di AA. VV.)

Filo soffiato
Maschiocentrico è OK (di Massimo Serra)

Cooltura
Se viaggio sola (di Valentina Rivetti)

On tè road
Ciao, ho l'asperger (di Marco Stizioli)

AnnaLes
Andrea Lepidi (di Salvatore Del Vecchio)

e molto altro...

 

X

Cosa stai cercando?