Volontari da tutelare con un piano vaccinale

Giovedì 25 febbraio 2021

Pubblichiamo la richiesta che il Portavoce del Forum del Terzo Settore Dante Mantovani e il Presidente del CSV Brescia Giovanni Marelli hanno scritto al Direttore Generale dell'ATS di Brescia dott. Claudio Vito Sileo.

 

 

In questo periodo di forte sofferenza segnato dalla pandemia dovuta al Covid vorremmo segnalarLe il lavoro spesso nascosto ma, importante, svolto dai volontari delle nostre associazioni: centinaia di comuni cittadini, spesso pensionati, che si rendono disponibili ad aiutare gli altri.

 

I nostri volontari si sono prodigati, fin da subito e in maniera continuativa, durante tutto il periodo della pandemia, nell’ aiuto alle migliaia di persone bisognose e malate di Brescia e provincia, consegnando farmaci a domicilio, facendo la spesa, consegnando mascherine, garantendo i presidi nei centri deputati a fare i tamponi, il cibo caldo a domicilio, un ricovero e un letto ai più bisognosi, il trasporto da e per le strutture socio sanitarie, garantendo consulenza ai vari sportelli, tutto all’insegna della gratuità.

 

Ma tanta generosità riteniamo debba essere riconosciuta e, soprattutto, tutelata.
A tutt’oggi i piani vaccinali di Regione Lombardia e ATS di Brescia non hanno previsto l’inserimento dei nostri volontari tra le categorie che debbono essere sottoposte a vaccinazione in via prioritaria.
Il Forum Provinciale del Terzo Settore di Brescia ed il Centro Servizi Volontariato, che rappresentano buona parte delle associazioni che operano sul territorio bresciano, chiedono a gran voce alle Istituzioni di non lasciare sole queste persone, di promuovere un incontro in cui definire un piano di vaccinazione che permetta ai volontari di continuare la loro opera in piena sicurezza garantendo sul territorio quei servizi che risultano essere necessari e difficilmente sostituibili.

 

Questa è sicuramente una richiesta minima rispetto ai rischi che gli stessi corrono ogni giorno con spirito di solidarietà e sacrificio, richiesta che vuole rispondere al bisogno di autotutela ma, anche per la tutela di quelle persone che vengono ogni giorno avvicinate ed assistite. Non dimentichiamo l’impellente aiuto richiesto ai volontari per l’iscrizione degli ultraottantenni nella piattaforma regionale per prenotare il vaccino e l’accompagnamento di coloro che sono soli nelle sedi vaccinali.

 

Chiediamo che i volontari possano svolgere questo “servizio” in serenità, certi di non essere a rischio di contagio ma, anche, di non essere loro stessi veicoli di contagio per coloro che avvicinano.

 

Confidando in un sollecito incontro, ai fini di una rapida promozione della campagna vaccinale a favore dei numerosi volontari che quotidianamente svolgono il loro servizio con dedizione, altruismo e generosità, rimaniamo in attesa di un gentile riscontro.

 

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