David Sassoli. Ci ha lasciati un grande uomo e un grande politico

Martedì 11 gennaio 2022

L’Europa non è un’entità astratta. Le Acli bresciane ricordano il Presidente del parlamento Europeo David Sassoli con le parole che nel settembre 2020 pronunciò al Congresso provinciale

Nella notte dell'11 gennaio è morto David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo in carica, ex giornalista e per molti anni popolare conduttore del Tg1.

 

Le Acli bresciane vogliono ricordarlo con le parole che nel settembre 2020 Sassoli rivolse in occasione del nostro Congresso provinciale. Con la sua scomparsa l’Italia e l’Europa perdono un grande uomo e un grande politico, che ha portato serietà, sobrietà e mitezza nelle istituzioni. Il modo migliore per ricordarlo è quello di dare seguito al suo appello: “in questo momento siamo chiamati tutti a formare una rinnovata coscienza europea, a proteggere i nostri valori democratici. E quindi è necessario il contributo di tutti: delle istituzioni, delle città, dei corpi intermedi”.

 

 

 

Saluto di David Sassoli al Congresso provinciale delle Acli di Brescia - 26 settembre 2020

 

Cari amici vi ringrazio per il vostro invito. Desidero salutare tutti voi che partecipate quest’oggi al Congresso provinciale delle Acli di Brescia. Come sapete oggi abbiamo di fronte a noi sfide molto impegnative perché la pandemia Covid 19 ha sconvolto le nostre vite, le nostre città, i nostri territori, i nostri paesi, e in questo momento è necessario non perdere di vista i nostri valori fondamentali. Se c’è una lezione che abbiamo potuto imparare in questi mesi così difficili è il senso della nostra interdipendenza: siamo tutti legati. Legati gli uni agli altri, e quindi dobbiamo agire insieme. 


Di fronte alla drammatica crisi sanitaria, economica e sociale le istituzioni europee hanno cercato di dare risposte con spirito di solidarietà. Politiche comuni, lasciando la parte gli egoismi nazionali e premiando la mediazione quale parte fondamentale dell’esercizio democratico. Lo abbiamo detto più volte: l’Europa che uscirà da questa emergenza non potrà essere più la stessa di prima. Oggi con gli strumenti e i fondi messi a disposizione abbiamo la possibilità di progettare il futuro, e anche una nuova Europa più equa, più verde, più digitale proiettata verso il futuro. Ma non potremo farlo da soli; in questo momento siamo chiamati tutti a formare una rinnovata coscienza europea, a proteggere i nostri valori democratici. E quindi è necessario il contributo di tutti: delle istituzioni, delle città, dei corpi intermedi. Lo dobbiamo non solo ai nostri padri e a quanti in passato hanno donato la loro vita per questo, ma anche ai giovani, alle persone in difficoltà e a tutti coloro che in questo momento soffrono e aspettano con ansia risposte ai loro problemi. L’Europa non è un’entità astratta. Al contrario, le sue istituzioni sono al servizio dei cittadini, e in questi mesi abbiamo scoperto una rinnovata solidarietà; la fiducia che la società civile ripone in noi e nel progetto europeo è essenziale per coltivare quell’identità comune europea a cui tendiamo. 


Senza un pieno coinvolgimento della società civile, e di associazioni impegnate come le Acli, risulterebbe molto difficile costruire politiche in grado di rispondere ai bisogni dei nostri cittadini. Solo così sarà possibile costruire il domani. 


Vi ringrazio ancora per il vostro invito; auguro a tutti buon Congresso e naturalmente mi auguro di potervi incontrare di persona al più presto.

X

Cosa stai cercando?