No Europa No Party

Lunedì 11 marzo 2019

#EDITORIAL

Europa. Bene Comune
di Pierangelo Milesi (presidente provinciale Acli)
 
E' un momento difficile per il progetto dell’Unione europea, con tensioni e strumentalizzazioni interne ed esterne alla stessa Unione, ma è anche un’occasione per esercitare la nostra libertà di scelta. A maggio potremo votare chi ci rappresenterà in Europa nei prossimi cinque anni e assumerà decisioni che avranno ricadute per la nostra vita quotidiana.
 
Di fronte al fallimento degli effetti distorsivi della globalizzazione che hanno generato incertezza e impoverimento della classe media, timorosa che la generazione futura debba far fronte a una vita degradata, abbiamo bisogno di concretezza. Per questo rigettiamo ogni tentazione di semplificare un’azione politica riducendola a sola questione finanziaria e burocratica. Per questo rigettiamo ogni sovranismo e ogni altra tendenza politica che cerchi di indebolire la volontà unitaria. Rigettiamo ogni chiusura populista, soprattutto culturale, perchè una società aperta e laboriosa è la miglior garanzia per un avvenire di pace e sviluppo. Se si guardano i dati, oggi l’Europa è più ricca, sicura e democratica di cinquant’anni fa, ma non è questa la percezione che abbiamo. Il populismo offre pessime risposte a domande reali.
 
Chiediamo ai governi europei di rafforzare l’Europa sociale attraverso l’applicazione del pilastro sociale europeo e di mettere al centro il lavoro e l’impresa come strumenti di crescita relazionale e culturale della comunità, investendo su nuove tutele per le giovani generazioni. E' necessario continuare nella strada della cooperazione politica che l’Europa rappresenta, mettendo in comune la difesa dei nostri paesi e i servizi di intelligence e sicurezza. Noi vogliamo che si investa di più nella questione migratoria, perchè ci sia più giustizia e distribuzione responsabile nell’accoglienza di queste persone e perchè ci sia una forte cooperazione internazionale che sostenga lo sviluppo dei Paesi di partenza; vogliamo un’Europa che sappia compiere delle scelte politiche concrete rispetto alla sfida demografica e nel sostegno alle famiglie; infine, vogliamo che si prosegua nell’investimento in cittadinanza europea, lo strumento di pace più potente a nostra disposizione, moltiplicando le opportunità di mobilità europea per i giovani.
 
Questi temi di concretezza sono essenziali per costruire un'unità europea capace di saper aspirare anche a molto più. L’Europa, che ha tratto dalla cultura giudaico-cristiana la capacità di accogliere e contemperare ogni differenza, può essere il piùimportante soggetto internazionale di pacificazione. La pace nel mondo richiede atti e soggetti di pace. L’Europa può esserlo. Chiediamo dunque a tutti i cittadini bresciani, in occasione delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo, di votare candidati e partiti che abbiano a cuore questo destino dell’Europa. Noi ci impegneremo partecipando al dibattito pubblico e offrendo come sempre occasioni di studio e di approfondimento popolare. Lo faremo alleati a tante altre realtà bresciane che credono nell’Europa come bene comune. 
 
 
 
 
 
Europa, comuni e un compleanno
di Daniela Del Ciello

 
Era il 1 maggio 1959 quando Michele Capra, allora presidente provinciale delle Acli, presentava il nuovo periodico dell’associazione agli “amici lavoratori”. Sono passati quasi sessant’anni e siamo ancora qui, figli di quell’eredità, a tentare di “dare un orientamento, raccogliere un’esperienza, diffondere un’idea”. Non abbiamo abbandonato la carta, perchò sfogliare i vecchi numeri del nostro giornale ci ha insegnato che è bello poter “sfiorare la storia”, leggere le Acli passando il dito
sulla carta ingiallita.
Nel 2019 abbiamo anche molti altri strumenti per comunicare dentro e fuori dalle Acli (per citarne solo due: abbiamo appena rinnovato il nostro sito aclibresciane.it e abbiamo una vivace pagina Facebook) ma Battaglie Sociali è un’altra cosa.
Non sono solo le 32 pagine che sfogliate ogni 3 mesi, in cui cerchiamo di osservare il mondo, dire la nostra, indignarci se necessario o stupirci o ancora celebrare le cose buone. Battaglie Sociali sono anche le numerose pagine non scritte di temi che approfondiamo durante i comitati di redazione, le discussioni che ne sorgono, le persone che coinvolgiamo, gli studi che facciamo per poter scrivere cose vere, documentate. Battaglie Sociali è fatto dalle persone che lo leggono e non si accorgono che è delle Acli (da anni ci chiediamo se sia un bene o un problema, ma non è male farsi leggere senza pregiudizi, no?) o che si stupiscono che non abbia quell’aria un po’ vintage che si respira ancora in alcuni dei bar dei nostri circoli. Le Acli sono l’una e l’altra cosa. La nostra redazione lo è: teste canute e acute, teste giovani e agili. 
Questa volta abbiamo confezionato un numero sull’Europa. In queste settimane preparatorie mi è spesso capitato di pensare, con superficialità, che fosse il tema “caldo” di questi mesi, per via delle europee. Ma riflettendoci bene "tema caldo" era solo una locuzione giornalistica senza significato
La realtà è che è un tema “non abbastanza caldo”, nonostante le vicine elezioni. Se il 52% degli italiani non ha mai varcato i confini nazionali, va da sè che Parigi o Amsterdam o Bruxelles non sono diverse da un generico altrove che le accomuna a Bangkok o Washington.
E' difficile sentirsi parte di una Unione che sembra darci solo regole e vincoli, in cui ogni governo risponde legittimamente agli interessi dei propri cittadini che non necessariamente sono quelli dello Stato vicino. Di come l’Europa ci migliori la vita
di ogni giorno - dalle tariffe delle telefonate alla qualità dei prodotti che compriamo, dalla facilità con cui ci spostiamo o con cui possiamo accedere a specifiche cure - semplicemente non ci accorgiamo. Come non ci accorgiamo di essere sani, perche? ci accorgiamo della salute solo quando non c’è, così come della pace. Divorziereste da vostra moglie solo perchè vi dà delle regole di convivenza per migliorare e rendere sostenibile la vita in casa? No, alla peggio provereste a cambiare le regole, se non fossero pienamente condivise. Proviamo a ri-innamorarci dell’Europa, conosciamola di nuovo (o per la prima volta). Nelle prossime pagine trovate qualche approfondimento e qualche “orientamento” per capirci di più.
Dopo 60 anni, non abbiamo perso la nostra vocazione.
 
Buon voto anche ai 147 comuni della provincia che rinnovano i loro consigli comunali. Non ci siamo dimenticati di voi e prossimamente riprenderemo il tema dell’Abitare le comunità.
A presto.
 
 
In questo numero di Battaglie Sociali:

Filo Blu
Il continente europeo unito (di Veronica Lanzoni)
Europa Sovrana? (di Michele Scalvenzi)
Brescia è europea (di Stefania Romano)
 
I segni dei tempi
Amministare il Bene Comune (di Pierluigi Labolani)
 
Fatti non foste
Cattivissimi noi? (di Angelo Onger)

Librarti
di Angelo Onger

Annales
di Salvatore Del Vecchio

Europa e partecipazione civica
di Fabio Scozzesi
 
Sportello Lavoro
di Fabrizia Reali

Cosa ci dice il calo demografico
di Luciano Pendoli

La politica va anzitutto amata
a cura della Redazione
 
e molto altro...

 

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