Elezioni amministrative: un impegno a servizio della comunità

Martedì 21 settembre 2021

Il 3 e il 4 ottobre si terranno le elezioni amministrative che coinvolgono 26 comuni bresciani. Si tratta del primo appuntamento elettorale post pandemia e di un’occasione importante per mettere al centro dell’azione amministrativa l’attenzione alle fasce più fragili, la tutela dell’ambiente e per avviare percorsi di rinnovamento

 

I comuni dopo la pandemia

Il Comune è il livello dello Stato più vicino ai cittadini, il primo ente a cui tutti si rivolgono quando hanno un problema. In questi anni di crisi ha costituito un vero e proprio baluardo democratico, garantendo la tenuta del tessuto sociale. È l’ente più prezioso che abbiamo perché deve prendersi cura delle nostre comunità; è proprio un “bene Comune”. Perciò va custodito con cura e promosso, a cominciare dalla partecipazione nella scelta di chi lo deve temporaneamente amministrare. Anche durante l’emergenza che abbiamo vissuto in questi ultimi 2 anni a causa della pandemia, si è toccato con mano quanto fosse importante l’impegno diretto delle Amministrazioni Comunali nel sostenere i più fragili e coloro che hanno rischiato di soffrire maggiormente la solitudine e la povertà. Spesso gli Amministratori Comunali hanno dovuto uscire dalla loro funzione istituzionale assumendo un ruolo fortemente sociale e di prossimità alla cittadinanza. Ci auguriamo che i tanti esempi virtuosi che abbiamo visto sul territorio diventino esempio positivo per coloro che si avvicinano per la prima volta all’impegno amministrativo, perché lo vivano come servizio a tutta la comunità. I mesi che abbiamo attraversato ci richiamano alla necessità di mettere al centro dell’azione amministrativa l’attenzione per le fasce più fragili della popolazione, e chiedono agli amministratori di farsi anche animatori di comunità e promotori di coesione sociale, soprattutto nelle comunità più piccole.

 

La tutela dell’ambiente

Troppo spesso la tutela dell’ambiente e del territorio è stata considerata come un ambito secondario dell’azione amministrativa, che poteva essere sacrificato ad altre esigenze. Come ci ha ricordato anche Papa Francesco nell’enciclica “Laudato Sì”, è ora urgente un cambio di prospettiva che coinvolga anche la politica locale, che deve gestire il proprio territorio con l’approccio dell’ecologia integrale. Ormai non si contano più le situazioni di criticità, degrado e inquinamento nella nostra provincia, che riguardano ambiti diversi (gestione del ciclo idrico, cave, gestione aree montane e boschive, eccessiva urbanizzazione del territorio, ciclo dei rifiuti, qualità dell’aria, necessità di una mobilità sostenibile e molto altro). Per questo ci auguriamo che i futuri amministratori comunali si facciano veramente promotori del proprio territorio nell’ottica della salvaguardia e della tutela del creato, che è un bene che dobbiamo gestire come custodi, e non una risorsa da sfruttare per un vantaggio economico.

 

La Partecipazione dei cittadini come bussola

Nelle elezioni che si sono tenute nel 2019, in ben 30 comuni si era presentata una sola lista. In questa tornata saranno 2 i comuni (Ono San Pietro e Polpenazze) nei quali i candidati sindaco avranno il quorum come unico rivale (in realtà sarebbero stati 3 se a Bienno fosse stata accolta l’unica candidatura pervenuta). Statisticamente riscontriamo un leggero miglioramento, anche se in molti territori raccontano di una grande fatica a recuperare disponibilità e candidature sul territorio. E questo è un dato che deve interrogarci seriamente. Sempre più persone declinano l’invito a candidarsi in prima persona; siamo perciò riconoscenti alle centinaia di persone che in questa tornata elettorale si sono rese disponibili per un servizio al bene comune. Ma l’attenzione alla partecipazione non può esaurirsi il giorno dopo le elezioni; tutt’altro. Ci auguriamo che i futuri amministratori possano lavorare sempre di più non solo per informare la popolazione, ma anche per coinvolgerla e renderla partecipe sia delle scelte più importanti che devono essere assunte da chi ha responsabilità politica, sia della gestione della vita amministrativa e quotidiana di una comunità.

 

Amministratori a servizio del bene comune

Passione e competenza, amore per la comunità e intelligenza politica sono i fondamenti valoriali per questo alto servizio al Bene comune. Le Acli da anni organizzano corsi di formazione per amministratori locali (i percorsi “Amministrare il Bene Comune”). E come associazione abbiamo intenzione di continuare su questa strada, perché gli amministratori possano trovare occasione per formarsi e confrontarsi. Centinaia di giovani si candidano anche per queste elezioni: ci pare un bel segnale di speranza, che va premiato con l’attenzione del voto e con la consapevolezza che anche in questo campo è importante avviare percorsi di rinnovamento, favorendo giovani preparati che prendano il testimone da amministratori esperti.

 

 

Molti Circoli ci hanno segnalato i nomi di soci Acli, candidate/i in liste coerenti con queste linee programmatiche, che siamo lieti di evidenziare, alcuni dei quali hanno partecipato ai Corsi di formazione per Amministratori Locali

 

Bagnolo Mella: Stefano Godizzi (lista Ravelli Ermelinda sindaco – Bagnolo aperta)

Castel Mella: Donatella Bonetti (candidata sindaco lista Bene Comune)

Cazzago San Martino: Sabrina Guidetti (lista Alleanza Civica Fabrizio Scuri Sindaco) e Giuseppe Galli (lista Impegno e presenza Venni sindaco)

Collebeato: Antonio Trebeschi (lista Unità democratica per Collebeato)

Flero: Paola Baronio e Sergio Manfredi (lista Buongiorno Flero)

Nave: Minelli Luca, Ramazzini Carlo e Senestrari Luca (lista Progetto Nave Viva)

Torbole Casaglia: Antonio Terna (candidato sindaco lista Fare Comune)

 

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