Anche la solidarietà è "contagiosa"

Lunedì 11 maggio 2020
Le iniziative di solidarietà del Circolo Acli di San Polo con il progetto “Coronavirus, sostegno alle fragilità”
 
Grazie al lavoro straordinario di 40 volontari, da quasi 2 mesi, da quando è iniziata questa emergenza sanitaria, cerchiamo di soddisfare le richieste di assistenza per la spesa a domicilio di alimenti e farmaci, a sostegno di anziani e soggetti in condizioni di fragilità della nostra comunità.
Abbiamo unito le forze. Il Circolo Acli San Polo, i Consigli di quartiere San Polo Cimabue e San Polo Parco, il Punto Comunità San Polo Cimabue, la Casa delle Associazioni, Fondazione Asm, le Suore Operaie e le Caritas delle Parrocchie Sant’Angela Merici e San Luigi Gonzaga, sostengono le persone fragili per un aiuto nell'approvvigionamento dei beni essenziali, dei farmaci e di altri servizi quali pagamento bollette, affitto, abbonamenti.
Tutto è iniziato i primi giorni del mese di marzo con la presentazione del progetto “Coronavirus, le persone in condizione di fragilità” e l’attivazione dei numeri telefonici dei Servizi Sociali del Comune a cui potevano accedere coloro che erano impossibilitati ad uscire di casa e che non avevano parenti o altre persone a cui rivolgersi. Sono arrivate quindi le prime candidature di volontari, inizialmente soltanto sette, ma con il passare dei giorni la rete si è fatta sempre più grande fino a superare le quaranta adesioni.
 
Come ci siamo organizzati? Una volta arrivata la segnalazione dai servizi sociali alla referente del Punto Comunità, quest’ ultima telefona alla famiglia e si informa delle esigenze specifiche, del giorno prescelto e degli orari; poi mette in moto uno dei volontari in base alla disponibilità oraria precedentemente comunicata ed in base anche alla vicinanza e alla conoscenza del quartiere. La referente ricontatta quindi il cittadino comunicando il nome del volontario che si recherà presso la sua abitazione e l’orario: tutto questo almeno la prima volta, poi una volta istaurato il rapporto spesso è il volontario stesso che si accorda col cittadino, previo accordo con la referente. Tutti i volontari sono stati dotati precedentemente dei dispositivi di sicurezza (guanti e mascherine) nonché del tesserino di riconoscimento e della certificazione necessaria agli spostamenti in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine. Il volontario si reca dal cittadino, ritira i contanti e la lista dei generi alimentari o farmaci da acquistare e si reca presso i negozi del quartiere per procedere con l’acquisto. Grazie anche alla preziosa collaborazione di alcune attività commerciali, il volontario mostrando il tesserino di riconoscimento ha la precedenza sia nell’entrare che nell’uscire. Proprio in quest’ultima fase, il direttore del supermercato Conad, ha previsto, in caso di un numero eccesivo di clienti in coda, l’apertura di una cassa per favorire il volontario.
 
Nelle settimane che si sono susseguite abbiamo cercato di mantenere il rapporto di fiducia tra il cittadino che richiedeva il sostegno e il volontario, inviando al proprio domicilio sempre lo stesso collaboratore. Abbiamo infatti constatato che la spesa diventava anche motivo di confronto e dialogo per quei soggetti rimasti da soli a casa. Con questa attività abbiamo supportato una cinquantina di famiglie!
 
Oltre alla spesa a domicilio è stato attivato un sostegno psicologico telefonico ad opera di un nostro volontario (psicologo) disponibile nelle giornate di lunedì, martedì e mercoledì dalle 14 alle 17, nonché l'assistenza infermieristica sempre ad opera di una nostra volontaria (infermiera), previa prescrizione medica scritta, telefonando tutti i giorni dalle 8,30 alle 20,00, domenica compresa. Da segnalare anche il cosiddetto servizio bancomat, per i soggetti impossibilitati ad uscire di casa che consiste nel prelievo di contante e pagamento di utenze; per questo tipo di servizio sono stati individuati 2 volontari che hanno sottoscritto un “patto fiduciario” con il cittadino richiedente il servizio.
Abbiamo offerto la disponibilità dei volontari anche per la distribuzione e l’assistenza alla compilazione della modulistica relativa alle domande per i sussidi legati ai buoni spesa alimentari previsti dallo stanziamento economico della Protezione Civile in favore di cittadini in difficoltà economica.

E’ stata anche realizzata, ed è ancora in corso, l’iniziativa della “Spesa sospesa”, un gesto di solidarietà con le famiglie povere del nostro quartiere: in accordo con il supermercato CONAD di via Masaccio, i clienti che si recano a fare la spesa possono acquistare prodotti non deteriorabili e depositarli in un apposito carrello posizionato nel corridoio verso l’uscita.

Al tutto si è unito il gesto dei titolari della “Bottega Della Pizza 2” di via del Verrocchio che hanno donato oltre 50 pacchi alimentari contenenti pasta, biscotti, latte e passata di pomodoro. Gli alimenti raccolti si sono aggiunti a quelli acquistati mediante donazioni ricevute dalle realtà associative aderenti al progetto e consegnati quindi, sempre dai nostri volontari, ad un elenco, ahimè piuttosto lungo, di nuclei familiari in grossa difficoltà, segnalati sia dalle Caritas che dalle Assistenti Sociali del territorio. In questo periodo la Caritas di San Luigi ha distribuito pacchi alimentari a 51 famiglie per ben tre volte, mentre quella di S. Angela ha portato alimenti e prodotti igienici a circa 40 famiglie per 4 volte! Anche 16 anziani residenti nella Torre Cimabue sono stati aiutati più di una volta ed in particolare in occasione della Pasqua.

Nelle ultime 2 settimane abbiamo anche imbustato e distribuito le mascherine fornite dalla Protezione Civile ai Consigli di Quartiere ed ai Punti Comunità. Abbiamo predisposto una prima distribuzione di circa 2.700 mascherine rivolte alle fasce degli over 70 e alle persone in condizioni di fragilità, oltre alle associazioni presenti che ne hanno fatto richiesta. Mentre con la seconda distribuzione, siamo riusciti a coprire una fascia molto più ampia che parte dagli over 65, oltre a garantire richieste specifiche che sono pervenute presso la mail istituzionale del CdQ o del Punto Comunità.
 
Durante questa straordinaria emergenza abbiamo provato a condividere e mettere in rete tutte le nostre energie al servizio degli altri, delle persone più fragili, tutti insieme. E’ stato ed è tutt’ora un percorso impegnativo, ma la presenza di così tanti volontari ci ha fatto sentire parte integrante ed attiva della nostra Comunità e così com’è contagioso questo virus, altrettanto lo è stato il senso di solidarietà che abbiamo potuto toccare con mano.
 
Tantissimi sono stati i ringraziamenti per il grande lavoro che in questo periodo stiamo svolgendo con i volontari, pervenuti sia tramite telefono che tramite e-mail. Inaspettati, nel periodo pasquale, anche i doni della tradizionale colomba e di bottiglie di vino; non sono mancate, inoltre, le persone che avrebbero voluto compensare il lavoro dei volontari con piccoli omaggi in denaro che, ovviamente, non sono stati accettati proprio per onorare lo scopo di queste iniziative! 
 
Nessuno di noi è in cerca di popolarità, né si vuole accendere i riflettori su singole figure più o meno conosciute delle varie realtà presenti nel quartiere, si scrive affinché tutti possano essere a conoscenza che, malgrado tutto, non si è soli e affinché noi stessi non dimentichiamo che:

“Il vero potere è il servizio, bisogna custodire la gente, aver cura di ogni persona, con amore, specialmente di bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nelle periferie dei nostri cuori” (Papa Francesco).
 
 
 
 
Ho eseguito alcune consegne di generi alimentari e la cosa che più mi ha colpito è lo stupore negli occhi delle persone. Stupore non di sorpresa (perché sapevano della consegna) ma di “incredula” e sommessa gioia nel capire che non erano soli. In questi tempi così particolari gli sguardi di quegli occhi, e un “grazie” quasi sussurrato con un timido sorriso, mi hanno riempito il cuore e l’anima di qualcosa di immenso e “caldo”. E mi sento di dire io grazie a tutti loro!
(volontaria Caritas S. Angela Merici)
 
Sono Stefania e ho deciso di scrivere queste due righe per ringraziarvi della vostra gentilezza e della vostra disponibilità ad aiutare il prossimo in questo brutto momento. Non mi aspettavo di trovare delle persone tanto buone di cuore, io non posso uscire a fare la spesa perché a rischio. Ho trovato tanta disponibilità nei volontari che si sono alternati. Grazie a tutti, siete delle persone fantastiche, vi auguro ogni bene. Grazie di tutto!
(Famiglia assistita per spesa , farmaci a domicilio e prelievo bancomat)
 
Ringrazio il Punto Comunità e il CdQ San Polo Cimabue che, con grande senso di solidarietà e di cura verso i cittadini della zona, per ben due volte hanno fatto trovare delle mascherine “chirurgiche” nella nostra cassetta della posta. Un lavoro di volontariato che onora chi lo svolge nel segno della fratellanza.
(Cittadina del quartiere)
 
 
Tratto dal numero di Aprile 2020 di Sanpolopolis, a cura del Circolo Acli di San Polo
 

 

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