Italia: la terra dei padri come terra dei figli

Venerdì 31 maggio 2013
La Festa della Repubblica è una preziosa occasione per riscoprire il significato del nostro essere comunità nazionale, con uno sguardo rivolto al futuro.
 
Uno dei temi che riguardano il futuro è come riconoscere la cittadinanza italiana ai figli di stranieri nati in Italia.
Come Acli, accogliamo con entusiasmo l’invito del Comitato nazionale della campagna “L’Italia sono anch’io”, per promuovere, proprio in occasione della festa della Repubblica, la Giornata Nazionale per la cittadinanza, e riaffermare le ragioni di una battaglia di civiltà volta alla costruzione di un futuro condiviso per il nostro Paese e per tutta l’Europa.
 
E’ fondamentale che in Italia si riveda il meccanismo con cui viene attribuita la cittadinanza agli immigrati stabilmente residenti ed ai figli nati in Italia o che si sono trasferiti in tenera età. Si tratta di presenze stabili nelle scuole, nei luoghi di lavoro, che fanno dell’Italia un grande paese plurale ed interculturale, segnando così la sua identità e fisionomia.
L’Italia non sarebbe tale senza di loro: se vogliamo costruire un nuovo senso dell’essere cittadini, dobbiamo farlo anche con loro.
 
Per festeggiare e riscoprire il vero valore della nostra Repubblica – comunità nazionale che i nostri padri hanno costruito con sacrificio e impegno – dobbiamo cercare di far crescere la patria come terra dei figli.

 

 

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