A proposito di immigrazione; le Acli sulla Voce del Popolo

Giovedì 30 luglio 2015
Da "La Voce del Popolo" del 30 luglio 2015
 
A proposito di immigrazione
Nuovi muri. Cresce sempre di più la tentazione di costruire barriere
 
Dallo spazio è visibile a occhio nudo. E` la Grande Muraglia cinese che doveva servire a contenere le incursioni dei popoli confinanti, in particolare dei Mongoli, ma che di fatto non si rivelò molto efficace, perchè gli invasori riuscirono a oltrepassarla semplicemente aggirandola nel punto in cui terminava. Avrebbe dovuto essere, unitamente al muro di Adriano in Gran Bretagna - una fortificazione in pietra, fatta costruire dall’imperatore romano nella prima metà del II secolo d.C. a segnare il confine tra la provincia romana occupata della Britannia e la Caledonia oggi nota come Scozia per difendersi dalle incursioni di altre tribù - la testimonianza viva dell’inutilità delle muraglie. Un altro muro più recente e più famoso, quello di Berlino è ormai sbriciolato da ventisei anni. Noi, uomini e donne del terzo millennio, reperti storici a parte, mai avremmo immaginato di vederne sorgere altri, sicuramente non visibili dallo spazio. A un confine, il giorno dopo, se ne aggiunge un altro e via così. Il mondo sta ritornando a “fortificarsi” per fermare lo “straniero”. Negli anni scorsi Stati Uniti e Israele hanno innalzato nuovi steccati; ogni giorno centinaia di disperati cercano di superare la muraglia che separa il Messico dalla terra a stelle e strisce, dal sogno americano. In Palestina una barriera di cemento e ferro si stende a perdita d’occhio per oltre 450 chilometri. Bastavano questi muri, bastavano all’umanità, bastavano al mondo che pure dovrebbe cercare di abbatterli. Già, bastavano. Ora, pare, non più e in Bulgaria si costruisce un muro per fermare gli ingressi, in Ungheria con metodi simili si cerca di sbarrare il passaggio. Muri di cemento, fili spinati su recinzioni alte quattro metri, barriere fisiche. Grandi e piccoli muri crescono. E altri, più difficili da vedere ma più duri da abbattere, stanno sorgendo nel cuore di molti, di troppi. Arrivano, dal mare, da terra, cercano una vita nuova, una vita libera. Cercando dignità, nella speranza di un lavoro. E noi siamo qui, a “spaccare il capello in quattro”, per distinguere i migranti economici dai richiedenti asilo. Quasi questa fosse la soluzione. Già perchè ad ogni uomo donna e bambino che scende da un barcone e a quelli che arrivano a piedi da oriente dovremmo assegnare una categoria; per il migrante economico, dietro front immediato, per il richiedente asilo, più o meno lo stesso. Con buona pace della nostra coscienza. Questa storia racconta dell’incapacità vera di accoglienza. La necessità di distinguere sempre e comunque fino allo spasimo riflette la nostra paura. Ma loro continueranno ad arrivare perchè nessun muro può fermare la “medaglia” della disperazione e la sua altra faccia, quella della speranza. E allora “che fare?”. Già. Aprire il cuore e le braccia. Veramente. Però.
 
Flavia Bolis
 
 
Circolando
Il Circolo Acli di Capodimonte

Il circolo di Capodimonte nato nel 1982, affonda le sue radici in un precedente sodalizio sorto nel 1925 con il nome di Cooperativa vinicola, su iniziativa di una ventina di lavoratori, quando, in questa piccola frazione del Comune di Castenedolo, esistevano soltanto poche case di contadini. Fin dall’inizio i promotori si posero l’obiettivo di costituire un “ritrovo sano e morale per i lavoratori della terra”, impegnandosi ad erogare “parte degli utili in beneficenza”. Nel corso degli anni la Cooperativa assunse i nomi di Dopolavoro, Enal, Enars e, infine, Circolo Acli, nei nuovi locali di Via Risorgimento, opportunamente ristrutturati. Quale primo presidente del Circolo fu eletto il compianto Gino Cavagnini, del quale l’intera comunità di Capodimonte conserva un grato ricordo per il suo straordinario e disinteressato impegno sociale, finalizzato alla realizzazione del bene comune. I significativi anche se modesti utili del Circolo continuano sempre ad essere destinati a finalità pubbliche e benefiche. Basti citare la costruzione della Scuola materna, realizzata anche col contributo dei soci Acli. Nel 2012, in occasione della festa del 1° maggio, è stato celebrato il 30° anniversario della costituzione del Circolo, con la celebrazione della s. Messa e un momento conviviale aperto a tutti i cittadini simpatizzanti. Il Circolo collabora con la Parrocchia per la realizzazione di varie iniziative. Sempre numerose e partecipate le attività sportive e ricreative organizzate: dai tornei di calcio e di bocce alle gare di briscola e alle passeggiate a cavallo. Quest’anno, su iniziativa del Presidente Ferdinando Lazzari, coadiuvato dal Vicepresidente Claudio Filippini, è stata allestita una importante mostra storica, intitolata “MaRecorde”, in ricordo del Presidente Giuseppe Pierani, che ha offerto, attraverso fotografie e documenti d’epoca, conservati in archivio o forniti dai cittadini, una panoramica significativa degli avvenimenti vissuti dalla comunità nei decenni passati, dalla Prima alla Seconda Guerra mondiale.
Salvatore Del Vecchio


 

Lettori anomali: la proposta del circolo di Darfo
Lettori anomali è il nome di un progetto lanciato dalle Acli provinciali alcuni mesi fa. L’intenzione era quella di costituire alcuni gruppi di persone che, dopo aver letto un libro, si trovassero per condividerne alcune impressioni e considerazioni. In pratica la stessa attività svolta da decine di gruppi di lettura presenti nella provincia (moltissimi dei quali legati alle Biblioteche), ma con l’impegno a leggere uno stesso libro che avesse un taglio sociale. Nei mesi scorsi in provincia sono partiti alcuni gruppi che hanno letto un libro di Severgnini; attualmente si sta rafforzando la collaborazione con l’Ufficio provinciale delle Biblioteche e con il coordinamento provinciale dei gruppi di lettura, per avviare alcune sinergie. Segnaliamo però una iniziativa molto interessante proposta da uno di questi gruppi, legato al Circolo Acli di Darfo. L’estate è un tempo propizio per leggere, e perché non coniugare questa passione con una bella camminata in montagna? Così Lettori Anomali si sposta al rifugio Torsoleto (gestito dall’Operazione Mato Grosso), in Val di Scala. Giovedì 13 agosto alle 15 presso il rifugio (prima però bisogna arrivarci!) ci si confronterà sul libro “Dove il vento grida più forte” di Robert Peroni.
Chi vuol partecipare deve solo leggere il libro, salire in quota e poi condividere la sua lettura e i suoi pensieri con tutti coloro che avranno aderito all’iniziativa. Per informazioni www.aclibresciane.it.
Roberto Toninelli


 

 

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